La nostra bella cattedrale è di recente finita agli onori della cronaca per lo stato di degrado in cui versa il bel portico meridionale quattrocentesco. Degrado causato dalle incessanti infiltrazioni che hanno provocato distacchi di intonaci e sfarinamenti, oltre al danneggiamento sia delle travi che delle maioliche del tetto del portico stesso. Da qualche giorno sono presenti dei ponteggi che ne avvolgono la parte sinistra, ossia quella ammalorata. Per fortuna gli interventi di restauro e manutenzione sono partiti immediatamente.
Per vedere gli operai dovremo aspettare la pausa del ferragosto. I lavori dureranno quattro mesi, fino a dicembre e sono stati fortemente voluti dalla diocesi, dalla Soprintendenza e dall’ufficio dei Beni culturali.
Nonostante l’indubbia soddisfazione di fronte ad una reazione così repentina degli organi di tutela nei confronti di un danno così grave, non posso che auspicarmi per Maria SS. Assunta un profondo restauro sia negli esterni che negli interni, così da dare il meritato splendore ad uno dei monumenti cittadini più insigni, oltre che tra i più visitati in assoluto dai turisti.
Per gli interni urgono restauri in modo da ridare luce all’intero complesso… si dovrebbe trovare un sistema più consono per celare la tomba di Federico II, visto che per vederla bisogna pagare, che almeno gli elementi che la celano non deturpino la chiesa tutta…
( Real)
Per fortuna sono intervenuti prontamente.
Visto che siamo in zona, vorrei ricordare quel meraviglioso gioiello normanno alla spalle della Cattedrale che certamente meriterebbe maggiore attenzione e seri interventi di valorizzazione.
Ovviamente mi riferisco alla “veterana” delle chiese di Palermo, di sicuro una delle più antiche, ovvero SANTA CRISTINA LA VETERE, in via Matteo Bonello, denominata via dei Pellegrini per ovvie ragioni.
La chiesetta è splendida, storica e di grande valore artistico. Necessita urgentemente di un attento restauro.
La stessa stradina in cui si trova ubicata ha grande importanza. Era infatti la via d’accesso alla città per i tanti viandanti-pellegrini che passavano da Palermo.
A parte la sostanziale fatiscenza di questo importante monumento palermitano, la stessa via che porta alla chiesetta purtroppo risulta interrotta da un grande cancello di ferro arrugginito dietro il quale c’è il parcheggio dell’arcivescovado. Se non sbaglio, il ripristino dell’itinerario antico era stato previsto nel piano regolatore cittadino però a quanto pare tale cancello risulta più forte del piano regolatore stesso…
Di tale importante monumento finora si è occupata Itimed-Associazione Culturale Itinerari del Mediterraneo che ha svolto un lavoro encomiabile. Infatti da Novembre a Febbraio, tutte le domeniche, i volontari hanno consentito ai visitatori di ammirare il pregevole monumento normanno, altrimenti chiuso ed inaccessibile.
Spero vivamente che presto se ne occupino anche gli enti preposti dell’amministrazione.